Individuare mercati, concorrenti, clienti, studiare analiticamente il loro comportamento realizzando per sé stessi una prospettiva di uscita sul mercato che coinvolga correttamente le nostre risorse interne.
Oggi come oggi, il marketing analitico non è più solo un’analisi, o meglio non è solo un’analisi, ma sempre di più è la comparazione fra le opportunità e le capacità interne, fra il tributo richiesto all’esterno e le competenze che siamo in grado di coinvolgere dall’interno.
Per questo fare marketing analitico oggi, quando ad esempio ci si rivolge alla concorrenza, è sempre di più una forma di sostegno alle proprie scelte interne e sempre di meno una forma di approccio del mondo esterno.
Fare analisi delle performance in una logica come quella descritta è come verificare continuamente se stessi, il proprio patrimonio di idee, forse prima ancora che non confrontare efficienza e risultati conseguiti, rispetto ai conseguibili, o agli attesi.
Leggere i risultati, verificare performance, questo è la vera nuova frontiera del marketing analitico. Quella che una volta era in primis una ricerca di nuovi profili di analisi, oggi ha aggiunto la proiezione determinante dell’analisi del risultato.