Il Team-working ovvero la capacità delle persone di collaborare e cooperare per un fine comune è da sempre una delle competenze più richieste dalle Aziende a qualunque livello.
Fin dai primi modelli delle competenze, come ad esempio nel primo repertorio di Spencer che risale ai primi anni 70, il “Lavoro di gruppo e cooperazione” viene definito come il genuino desiderio di lavorare in collaborazione con gli altri, di essere parte di un gruppo piuttosto che lavorare da soli o in competizione.
Questo richiede da un lato la consapevolezza della efficacia delle azioni sinergiche, la volontà di contribuire e facilitare il lavoro altrui e il rafforzamento del senso di aggregazione e di affiliazione, quest’ultimo considerato anche un forte elemento motivazionale. Manager e capi azienda, spesso valutano insufficiente questa competenza, o troppo discontinua e si chiedono come svilupparla e come “allenarla” nell’organizzazione.
In molti casi dovremo però ribaltare la questione e chiederci se i Valori e la struttura organizzativa dell’Azienda, promuovono effettivamente il lavoro di gruppo
Gli atteggiamenti egoistici e personalistici tendono infatti a prevalere quando le persone si sentono insicure o quando i comportamenti collaborativi sono gratificati in modo insufficiente. Quindi prima di valutare e lavorare sui comportamenti individuali, andrebbe fatta una seria riflessione sul terreno di gioco in cui operano tutti i giorni le persone.
Questo è un breve decalogo su come preparare il contesto lavorativo:
- La cooperazione e il lavoro di gruppo dovrebbero essere inseriti in qualche forma all’interno della Missione e dei valori aziendali, come guida e principio comune per tutti.
- Va strutturato un processo e uno strumento di valutazione delle prestazioni e delle competenze in cui il contributo al lavoro di gruppo, ma anche la disponibilità a spendersi per gli altri, sia misurata, valutata e premiata.
- Vanno promossi degli incontri di team anche brevi, ma con scadenza regolare, in cui tutti siano incoraggiati a dare dei contributi allo sviluppo del lavoro comune.
- Vanno creati anche dei team interfunzionali a cui assegnare anche piccoli progetti di sviluppo e miglioramento comuni.
- Il Knowledge sharing o condivisione delle conoscenze è una delle leve più forti di legame delle persone. Strutturando un sistema di condivisione diretto o tramite piattaforme informatiche di condivisione si rafforza e si misura il contributo di tutti.
- Un sistema di incentivazione che comprenda anche obiettivi di team, può rafforzare l’aggregazione delle persone e spingere a comportamenti collaborativi e di supporto verso gli altri.
- Ogni orchestra suona al meglio se anche il Direttore dà il suo contributo e integra e coordina al meglio i vari orchestrali. I manager vanno quindi formati al meglio per favorire la collaborazione di tutti, stimolare l’entusiasmo e una visione comune, valorizzando i contributi di ognuno.
- L’equità nel gruppo e nell’intera organizzazione è un forte aggregatore delle persone. Se ritengo che prevalgano le differenze di valutazione e sistemi valutativi che considero poco chiari nel definire il merito, allora cercherò di sfavorire gli altri e prevarranno i comportamenti egoistici.
- Anche definire un contest per il dipendente dell’anno che sappia integrare prestazioni individuali con il supporto al gruppo e all’organizzazione, può essere un elemento di ispirazione. Specie se sono i colleghi stessi a nominarlo.
- Lavorare insieme per un obiettivo comune è anche una attività che ha una forte valenza emozionale. Comunichiamolo efficacemente in tutte le occasioni possibili evidenziando i successi ottenuti e la strada ancora da percorrere insieme.