La giunta regionale ha approvato un nuovo bando per la concessione di agevolazioni regionali a favore di imprese e liberi professionisti a sostegno di progetti di innovazione.
Il provvedimento prevede uno stanziamento di 8 milioni di euro per il sostegno alla realizzazione di progetti di “innovazione di processo” e di “innovazione dell’organizzazione” da parte di imprese di qualsiasi dimensione e di progetti di “innovazione o trasformazione digitale” da parte dei liberi professionisti, comprese le associazioni professionali e le società tra professionisti disciplinate dalla normativa nazionale vigente. I progetti finanziati avranno una durata massima di 18 mesi.
Le agevolazioni saranno concesse in forma mista di un contributo a fondo perduto e un finanziamento agevolato, in percentuali variabili in base alla tipologia di progetto finanziato e alla natura del beneficiario.
Le domande per il bando innovazione potranno essere presentate: dal 5 al 12 luglio in relazione agli interventi attuati da liberi professionisti / associazioni professionali, e dal 19 al 26 luglio per quanto riguarda gli interventi attuati dalle imprese.
BENEFICIARI
Possono beneficiare della concessione delle agevolazioni i seguenti soggetti:
- Le imprese di qualunque dimensione (PMI e grandi imprese);
- I liberi professionisti;
- Le associazioni professionali (compresi gli “studi associati”);
- Le società tra professionisti.
Le imprese richiedenti il bando innovazione devono rispettare i seguenti requisiti specifici:
a) Essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese tenuto presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio. A pena di inammissibilità, le società di capitali devono aver rispettato gli obblighi di pubblicazione del bilancio previsti dagli articoli 2435 e 2478 bis del Codice Civile;
b) Avere almeno un’unità locale situata in Veneto, risultante dalla visura camerale, in cui saranno realizzate le attività finanziate con il presente bando;
c) Svolgere un’attività, principale o secondaria, appartenente alla classificazione “C – Attività manifatturiere” (da codice ATECO “10” fino a codice ATECO “33.20.09”). Alla stessa attività deve anche riferirsi l’intervento finanziato con il presente bando.
I liberi professionisti richiedenti l’agevolazione devono rispettare i seguenti requisiti specifici:
a) Avere partita IVA attiva;
b) Essere regolarmente iscritti all’ordine o collegio professionale, oppure essere aderenti ad associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e in possesso dell’attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi prestati rilasciato ai sensi della Legge 14 gennaio 2013, n. 4 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”, articoli 4, 7 e 8;
c) Avere identificato all’interno del territorio della regione Veneto il luogo di esercizio prevalente dell’attività così come riportato nella “Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA”.
Le associazioni professionali e gli studi associati richiedenti l’agevolazione devono rispettare i seguenti requisiti:
a) Avere partita IVA attiva;
b) Essere costituite nel rispetto delle vigenti leggi professionali e, limitatamente alle professioni non organizzate, dell’articolo 2 della legge 14 gennaio 2013, n. 4 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”, avere identificato all’interno del territorio della regione Veneto il luogo di esercizio prevalente dell’attività così come riportato nella “Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA”;
d) Rispettare, in caso di professioni non organizzate, le norme di pubblicità e conoscibilità previste agli articoli 4 e 5 della legge 14 gennaio 2013, n. 4.
Le società tra professionisti richiedenti l’agevolazione devono rispettare i seguenti requisiti specifici:
a) Rispettare le norme stabilite con Decreto del Ministero della Giustizia 8 febbraio 2013, n. 34 ed essere costituite ai sensi dell’articolo 10, commi da 3 a 11, delle Legge 12 novembre 2011, n. 183;
b) Avere almeno un’unità locale situata in Veneto, risultante dalla visura camerale, in cui saranno realizzate le attività finanziate con il presente bando;
c) Le società tra avvocati previste dal D.lgs. 2 febbraio 2001, n. 96, devono rispettare le disposizioni specifiche disciplinate all’articolo 4-bis della Legge 31 dicembre 2012, n. 247.
ATTIVITÀ AMMISSIBILI
Per le imprese sono agevolabili gli «innovazione di processo» e/o di «innovazione dell’organizzazione». Gli interventi del bando innovazione devono obbligatoriamente prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, diretti ad aumentare il livello di efficienza e/o di flessibilità nello svolgimento delle funzioni aziendali, in grado di consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0.
L’intervento di «innovazione di processo» e/o di «innovazione dell’organizzazione» comprende le seguenti tipologie di spese:
- Servizi di consulenza per l’innovazione (consulenza esterna) di natura tecnica utilizzati esclusivamente ai fini dell’intervento d’innovazione;
- Costi delle conoscenze, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato e utilizzati esclusivamente ai fini dell’intervento d’innovazione;
- Costi di esercizio, relativi ai costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili all’intervento d’innovazione e i costi accessori relativi all’ottenimento del finanziamento agevolato;
- Investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, compresi negli elenchi ministeriali relativi a “Industria 4.0”. Sono sempre esclusi i leasing o le locazioni finanziarie. Le spese di investimento in beni strumentali materiali e immateriali, relativi a “Industria 4.0”, sono sempre sostenute in forma mista, ossia con un contributo a fondo perduto e con un finanziamento agevolato. Le altre spese sopra indicate sono sostenute solo con un contributo a fondo perduto.
Per i liberi professionisti, le associazioni professionali, gli studi associati e le società tra professionisti sono agevolabili gli interventi di innovazione o trasformazione digitale dell’attività professionale. Gli interventi devono obbligatoriamente prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, diretti ad aumentare il livello di efficienza e/o di flessibilità nello svolgimento dell’attività professionale.
L’intervento di innovazione o trasformazione digitale comprende le seguenti tipologie di spese:
- Progettazione, sviluppo e produzione di una nuova architettura telematica (esclusi i costi di successiva manutenzione) funzionale all’innovazione o trasformazione digitale dell’attività professionale;
- Investimenti in beni strumentali materiali: acquisto di strumenti e attrezzature nuovi e professionali, per l’innovazione o trasformazione digitale dell’attività professionale. Tali beni devono essere installati nella sede di svolgimento del progetto, ovvero posti a servizio esclusivo dell’attività professionale svolta nella sede. Sono sempre esclusi i beni non capitalizzati (ossia i beni consumabili o di vita utile inferiore a un anno), gli arredi e mobili per l’ufficio, i leasing o le locazioni finanziarie;
- Investimenti in beni strumentali immateriali: brevetti, software, conoscenze e know how tecnico, funzionali all’innovazione o trasformazione digitale dell’attività professionale;
- Costi di esercizio, relativi ai costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili all’intervento di innovazione o trasformazione digitale e i costi accessori relativi all’ottenimento del finanziamento agevolato.
Le spese di investimento in beni strumentali materiali e immateriali sono sempre sostenute in forma mista, ossia con un contributo a fondo perduto e con un finanziamento agevolato. Le altre spese sopra indicate sono sostenute solo con un contributo a fondo perduto.
MISURA DELL'AGEVOLAZIONE E MASSIMALI
Le agevolazioni del bando innovazione vengono concesse in forma mista di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato, nella misura e nei casi specificati nella seguente tabella.
I massimali previsti sono:
- LIBERI PROFESSIONISTI, ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI, SOCIETA’ TRA PROFESSIONISTI: €30.000 -70.000
- MICRO, PICCOLE, MEDIE IMPRESE (PMI): € 100.000 - 500.000
- GRANDI IMPRESE: 500.000 - 1.000.000
Le agevolazioni non sono cumulabili con altri incentivi pubblici concessi a titolo di aiuti di stato, o “de minimis”, per gli stessi costi ammissibili.
Per ulteriori informazioni e dettagli scrivi una mail a: c.rossetto@oriens.consulting