5 Maggio 2020

FASE 2 – PROTOCOLLI SICUREZZA

di Michele Ferrari, socio fondatore di Itekne Studio Associato

CONSIGLI PER GESTIRE IN SICUREZZA LA RIPRESA DELLE ATTIVITA’

È iniziata ieri 4 maggio in tutta Italia la cosiddetta Fase 2 di questa emergenza, legata alla pandemia Covid-19.

Riaprono migliaia di aziende in tutto il Paese e tornano al lavoro oltre 4 milioni di italiani.  Obiettivo del Governo e della Task Force è quello di riuscire a coniugare le esigenze di salute e sicurezza della popolazione con le esigenze economiche: l’Italia, gradualmente, deve ritornare a produrre.

Condizione necessaria per la riapertura delle attività produttive, sarà il rispetto del Protocollo Sicurezza emanato in data 24.04.2020, che ricalca ed aggiorna il precedente Protocollo firmato tra Governo e Parti Sociali in data 14.03.2020.

In realtà, attualmente i Protocolli Sicurezza sono più di uno e riguardano, oltre alle aziende, i cantieri ed i trasporti.

Cosa contengono questi Protocolli? Linee guida per permettere ai lavoratori dipendenti di essere tutelati ed ai datori di Lavoro di avere la certezza di essere conformi ai requisiti di salute e sicurezza anti-covid ed evitare perciò sanzioni, che possono arrivare alla sospensione dell’attività.

Pochi punti da ricordare e che ci faranno compagnia nei prossimi mesi:

  • Informazione a tutti i dipendenti e personale esterno che entrerà nelle nostre aziende;
  • Gestione degli accessi dei dipendenti e dei fornitori (entrata e uscita dagli ambienti di lavoro);
  • Sanificazione negli ambienti di lavoro (effettuata da aziende qualificate)
  • Distanziamento sociale o mascherine obbligatorie sotto il metro di distanza tra persone;
  • Organizzazione aziendale (smart working, trasferte, riunioni,…)
  • Gestione di una persona sintomatica (coinvolgimento del Medico del Lavoro);
  • Costituzione di un Comitato interno, composto anche di Rappresentanze Sindacali.

È evidente a tutti che mancano all’appello ancora diversi settori, che riapriranno nelle prossime settimane: commercio al dettaglio, ristorazione, servizi alla persona, solo per citarne alcuni. Per tutti questi settori, il consiglio rimane quello di attendere le relative linee guida (Protocolli) specifiche, per essere sicuri di seguire le regole che verranno imposte. Alcune saranno giocoforza simili ai Protocolli già emanati, ma dovranno avere una propria specificità, legata ad un rischio attività classificato dall’INAIL come alto per questi ultimi settori che riapriranno.  

In conclusione, viene richiesta una responsabilità, un’attenzione, una presa di coscienza a tutti i soggetti che fanno parte di un’azienda, dai datori di lavoro ai dipendenti, dai medici competenti ai responsabili sicurezza, fino agli Enti di controllo, per evitare una nuova impennata dei casi di contagio e un sicuro secondo lockdown.

Se riusciremo a gestire questa Fase 2 al meglio, potremo dire di essere un popolo responsabile: abbiamo tutti noi in mano le sorti del nostro futuro.

Ing. Michele Ferrari

Laureato in ingegneria è consulente con esperienza pluriennale in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Riveste il ruolo di R.S.P.P. esterno in diverse realtà produttive e di servizi. 

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