Inizia oggi il percorso di condivisione di quanto emerso nel corso del recente convegno Robotica e automazione: futuro presente, primo appuntamento del ciclo AVAILABLE TODAY svoltosi a Padova, negli spazi di Le Village, all'inizio del mese di giugno 2024.
Ad aprire i lavori l'intervento della professoressa Elena Albertini, coordinatrice del Centro Studi Oriens, realtà che ha ideato e progettato l'evento in collaborazione con SMACT Competence Center. Obiettivo principale: condividere buone pratiche e soluzioni concrete da porre in essere per sfruttare fin da subito in modo efficace l'introduzione in azienda di robotica, automazione e Intelligenza Artificiale.Tecnologia e limiti: una crescita senza fine?
Due gli argomenti centrali affrontati dalla professoressa nel suo discorso introduttivo. Il primo pone una domanda ancestrale quanto determinante: quali limiti vanno posti alla tecnologia? È giusto inventare perché si PUÒ o, al contrario, non è forse preferibile prevedere in anticipo le ricadute che la tecnologia porterà nella sua applicazione concreta, prima di decidere se procedere con la creazione?Diviene fondamentale in quest'ottica il tema della responsabilità, ossia il rapporto che si instaura fra tecnologia e persona: ha senso, si chiede la professoressa, proseguire secondo una visione che nel passato ha "profuso tutte le energie nel come produrre e cosa produrre per aumentare il fatturato, non chiedendosi perché si produce e se quello che è il processo tecnologico-economico intrapreso è un processo che ha senso, che ha visione, che ha come fine una economia ecosostenibile, che aiuta l’uomo a vivere meglio o al contrario porta alla distruzione dell’ecosistema."?
La tecnologia come strumento di sviluppo dell'intelligenza umana
La seconda questione intorno a cui si articola il discorso della professoressa verte su una domanda altrettanto vitale: lo sviluppo della tecnologia non fa paura per un rischio di sottomissione umana al robot quanto più per quello di un graduale e progressivo impoverimento della stessa intelligenza umana. "Importante è - per la relatrice - lavorare affinché si affinino le tecnologie, ma nello stesso tempo e con il medesimo investimento economico si affinino le risorse umane, le intelligenze umane."
Splendide e lungimiranti infine le parole con cui la professoressa conclude il suo intervento: "Il futuro dell’economia e del mondo è sempre nelle mani di coloro che hanno il coraggio di andare oltre, di osare, di conoscere ma ancor più è nelle mani di coloro che agiscono per dare speranza e visione ad un progresso sostenibile dal volto umano e lasciano alla tecnica il compito di aiutare questo progresso, non di scriverlo." Scarica l'intervento completo: