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8 Maggio 2016

80 miliardi all’innovazione: il programma Horizon 2020 per le PMI

Excellence Science, Industrial Leadership, Societal Challenge. Sono questi i tre campi di intervento a cui si rivolge il programma “Horizon 2020”, il più grande progetto di ricerca e innovazione mai concepito dall’Unione Europea, che attraverso lo stanziamento di oltre 80 miliardi di Euro a fondo perduto in sette anni (2014 – 2020), vuole spingere l’Europa a restare in prima linea nella conoscenza e a trasformare le idee migliori “from the lab to the market”.

In questi sette anni l’Unione Europea mira a garantire il suo primato nel settore scientifico, a sostenere l’innovazione del settore industriale, in particolare delle piccole e medie imprese e ad affrontare i processi di globalizzazione, con riferimento alla salute, alla sostenibilità energetica e alimentare.

Che Horizon 2020 sia un programma di sviluppo studiato guardando in particolar modo al tessuto delle piccole e medie imprese è dimostrato dai numeri degli stanziamenti a favore di queste: circa 2,8 miliardi di Euro infatti costituiscono gli “Sme Instruments” (Small and Medium-sized Enterprises), o Strumento PMI, che rappresentano il 7% dell’investimento totale dedicato al macro obiettivo Societal Challenge.

La parola d’ordine dello Strumento PMI è “Innovazione”, infatti tutto il programma di finanziamento per le Piccole e Medie Imprese si basa proprio su questo principio: si punta all’innovazione di prodotto, di servizio, di processo, ma anche di business model.  L’erogazione di questi fondi è scandita da una divisione in programmi di lavoro biennali, i cosiddetti Work Programme, ed in particolare si sta aprendo quello riferito al biennio 2016 – 2017.

E se l’innovazione del tessuto delle PMI è l’obiettivo del programma, è importante sottolineare come sia altrettanto innovativa la modalità di accesso ai contributi: si tratta dunque di fondi diretti, la cui burocrazia è stata ridotta ai minimi termini. Infatti, lo schema di intervento è quello di assecondare le necessità finanziarie delle PMI attraverso tre fasi, che ricalcano, in prima analisi, quelle di un business plan ben strutturato e organizzato.

La prima fase, della durata di 6 mesi, consiste nella preparazione di un piano di dieci pagine in cui si forniscono tutte le informazioni riguardo al progetto che si intende far nascere, dall’analisi di mercato alle dinamiche di commercializzazione, dall’analisi dei rischi alle proposte di partnership. Il focus anche in questa fase deve rimanere sull’innovazione, quindi dovrà essere ben chiaro quale punto del piano è legato a questo principio, per poter ottenere i 50 mila euro previsti per queste attività. La fase successiva è quella del vero e proprio sviluppo del business, ad esempio del passaggio dal prototipo alla scala industriale, seguendo quanto indicato nel business plan. La seconda fase ha una durata chiaramente più estesa (dai 12 ai 24 mesi) e il finanziamento (al 70%) parte dai 500 mila euro, per arrivare anche ai 2 milioni e mezzo.

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