Il ruolo cruciale dei software gestionali dotati di API: perché integrarli nell'uso della Business Intelligence deve diventare una priorità per l'azienda.
Ce lo spiega oggi Alberto Gugel in un interessante approfondimento che punta il dito su un bug da evitare assolutamente: scopriamo quale.
La Business Intelligence (BI) oggigiorno è fondamentale per le aziende poiché consente di dare valore ai dati aziendali attraverso report, dashboard e grafici sempre più dinamici. Ciò permette a dirigenti e manager di prendere decisioni più efficaci ed in maniera più efficiente perché basate su dati reali (attuali o storicizzati). Per raggiungere questo obiettivo, la BI estrae ed integra fra di loro dati anche molto eterogenei prelevati dai sistemi gestionali, con lo scopo di creare quel “single point of truth” che, altrimenti, sarebbe molto più complicato realizzare.
Fino a qualche tempo fa, interfacciare le BI con i sistemi gestionali non presentava particolari criticità. In genere, infatti, i sistemi gestionali e di BI erano “on-premise” ed il collegamento garantito da connettori specifici per specifici tipi di database.
Il futuro passa attraverso il cloud-based
Negli ultimi anni, però, quest’operazione è diventata più delicata perché i gestionali stanno evolvendo verso soluzioni cloud-based spinti, in particolare, da due esigenze di fondo: ridurre i costi di gestione dell’IT (attraverso l’esternalizzazione di una parte del servizio) e aumentare la sicurezza delle attività quotidiane e dei dati a loro supporto (cosa che richiede profili specializzati non sempre facili da trovare sul mercato del lavoro).
Il ruolo cruciale dei software gestionali dotati di API: cosa succede se non vengono implementati
Talvolta però, nel valutare l’adozione di una soluzione cloud-based, non si prende in considerazione un elemento “dell’equazione” che definirei fondamentale: la presenza di adeguate e documentate Application Programming Interface, o API, il cui ruolo è quello di favorire l’integrazione tra sistemi sia dal punto di vista funzionale sia da quello dell’accesso ai dati.
La conseguenza di questa mancata valutazione è spesso una maggiore difficoltà, se non la completa impossibilità, di estrarre dati con cui alimentare (magari in maniera automatica) l’infrastruttura di BI, il che a sua volta comporta un livello più alto di dubbi e criticità nel prendere decisioni, visto che il “single point of truth” che la BI dovrebbe rappresentare risulta in questo caso quantomeno parziale. Da questo punto di vista si potrebbe dire che l’investimento nella transizione verso il cloud rischia di rendere meno efficace l’investimento in Business Intelligence.
È quindi fondamentale che nel processo di software selection la disponibilità di API diventi un requisito di base irrinunciabile.