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Budgeting e informazione nel controllo di gestione

Il valore di budgeting e informazione condivisa per un controllo di gestione corretto, efficace ed in linea: ce ne parla Ermanno Zonato, Partner Consultant per Organizzazione amministrativa e Controllo di Gestione.

Budgeting: l'importanza dell'ordine

La costruzione di un budget aziendale risulta di fondamentale importanza per le aziende di ogni dimensione: permette di formalizzare in termini economici i programmi e gli obbiettivi annuali (o pluriennali) e di indicare le risorse necessarie secondo il management. Il budgeting consente inoltre il coinvolgimento della struttura anche ai livelli intermedi e, soprattutto, di controllare l’attività gestionale attraverso la misurazione e il confronto fra quanto previsto e quanto realmente ottenuto.

I vantaggi di questo strumento sono evidenti, dato che impone verifiche periodiche dei risultati (ad esempio con cadenza trimestrale), diventando di fatto un “motore” di miglioramento all’interno della struttura; fornisce anche un quadro previsionale in grado di fotografare nella maniera più corretta e completa possibile la reale situazione gestionale dell’azienda.

Generalmente si struttura in vari livelli:

  • budget economico, che prevede ricavi e costi sia fissi che variabili, le relative marginalità per centro di costo e/o attività
  • budget degli investimenti, nel quale si prevedono le operazioni sulle immobilizzazioni e il loro impatto sulla situazione economica
  • budget finanziario, nel quale si prevedono le entrate ed uscite finanziarie e quindi i fabbisogni complessivi di cassa che l’azienda dovrà gestire in un arco temporale (generalmente un anno)

Informazioni: il valore della conoscenza

Qualsiasi progetto di controllo non può prescindere dalla accessibilità ai dati aziendali e dalla loro qualità informativa: tipicamente le criticità riscontrabili in azienda sono dovute a due ordini di problemi spesso presenti simultaneamente:

• da un lato possiamo avere enormi masse di dati di cui però non si sfrutta appieno il potere informativo, non essendo definiti gli obiettivi e una strategia di analisi chiara per aggredirli

• dall’altro lato ci possono essere carenze nella raccolta dati per ragioni analoghe a quanto sopra indicato e conseguenti “buchi” informativi che devono essere superati

Nel nostro approccio la definizione degli obbiettivi implica necessariamente anche una rilettura completa dei dati a disposizione e del processo di raccolta, in particolare:

• Le dimensioni di analisi

• La verifica della loro qualità e attendibilità

• La sistematicità nella raccolta

• Le responsabilità all’interno dell’azienda

• La divulgazione strutturata

Stiamo quindi valorizzando le attività già presenti in azienda, e ciò aggiungendo nuovi input e completando la “vision” sui dati alla luce degli obbiettivi definiti, razionalizzando l’intero processo.

Approfondimento

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